
03-11-2025
LA RICOSTRUZIONE AL CENTRO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE
Mentre a livello europeo il mercato dei pneumatici per autocarro si mostra nel complesso stabile, e la ricostruzione presenta andamenti differenziati nei vari paesi, l’Italia resta fra i mercati più in difficoltà, secondo le stime dell’Associazione italiana ricostruttori pneumatici, che ha tenuto a Firenze la sua 63a assemblea annuale. Nonostante la situazione non semplice, il presidente dell’associazione, Stefano Carloni, nella sua relazione di apertura ha richiamato diversi elementi a cui prestare attenzione per difendere e rilanciare il ruolo della ricostruzione, a partire dai rapporti con i produttori di pneumatici, che in momento di grandi cambiamenti e incertezze a livello internazionale devono rimanere l’interlocutore principale, con il quale è importante arrivare a condividere una visione che possa tenere insieme il futuro della ricostruzione e del pneumatico premium. Non bisogna inoltre sottovalutare, secondo il presidente, che mentre per un verso i dazi antidumping sui pneumatici autocarro cinesi, confermati dalla Commissione europea lo scorso gennaio, rimangono un indispensabile elemento di difesa commerciale per i mercati europei, d’altra parte l’industria asiatica sta anche compiendo importanti evoluzioni, che la porteranno in futuro a essere non solo un rivale della ricostruzione con i suoi pneumatici a basso costo ma anche un nuovo interlocutore con cui sarà fondamentale confrontarsi. Sono inoltre diverse le opportunità che stanno emergendo dal quadro politico a livello europeo, che vede innanzitutto l’avanzamento del progetto per il labelling dei pneumatici ricostruiti, per il quale è in corso l’analisi di impatto normativo, e sul quale si sta innestando un nuovo fronte di lavoro legato alla regolamentazione della definizione di “pneumatico ricostruibile” per i prodotti nuovi – cosa che AIRP saluta come una importante opportunità per arginare l’invasione di pneumatici di bassa qualità. Vi sono poi altri strumenti europei in corso di implementazione, come il regolamento sull’ecodesign, che includerà anche i pneumatici al fine di normare i criteri di progettazione durevole del prodotto anche per questo settore, ed il più recente avvio del Circular Economy Act, in merito al quale la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica. Il presidente ha inoltre rammentato come i pneumatici siano chiamati in causa per la prima volta anche dal nuovo Regolamento Euro 7, che introduce un limite di 3 mg/km per il particolato PM10 generato dall’usura del battistrada, per poi osservare che a dispetto della sensibilità ambientale che ormai emerge in tutta l’attività legislativa europea, un settore tanto benefico per l’ambiente come la ricostruzione non riesce ancora a trovare adeguato supporto da parte delle istituzioni. Proseguono tuttavia su diversi fronti le attività di advocacy di Airp, che nel mese di ottobre dell’anno scorso ha organizzato un importante evento istituzionale a Roma per riportare l’attenzione del Governo sull’importanza del settore come elemento fondamentale della mobilità sostenibile, e sta progettando un nuovo evento per il 2026; sempre nel 2024 l’associazione ha anche partecipato per la prima volta come espositore alla fiera Ecomondo di Rimini, dove ha avuto l’opportunità di sensibilizzare il mercato sulla riserva di legge del 30% di pneumatici ricostruiti per i mezzi degli operatori che effettuano servizio pubblico. Nel corso dei lavori assembleari sono inoltre stati illustrati gli sviluppi di alcuni regolamenti tecnici, come la nuova omologazione Ece Onu 109, che se finora ha «contenuto» al suo interno l’omologazione 3PMSF, dal 2028 (e dal settembre 2025 nel caso delle nuove omologazioni) vedrà un’omologazione separate per il 3PMSF, con la necessità di una doppia marcatura. Come già avvenuto per la scorsa edizione dell’assemblea, è intervenuta all’incontro anche Assogomma con una serie di aggiornamenti, in primis quello sul regolamento europeo contro la deforestazione (Eudr), che vedrà molto probabilmente un ulteriore rinvio nella sua applicazione, e per il quel sono state richieste anche alcune semplificazioni delle procedure che saranno a carico delle aziende per certificare la tracciabilità della gomma naturale contenuta nei prodotti. Nel consueto dibattito conclusivo, le numerose aziende intervenute hanno sottolineato l’importanza di continuare a coltivare con costanza tutte le opportunità che dai diversi fronti si stanno presentando per la ricostruzione.
